Focus su hybrid cloud e cognitive computing: IBM si divide

Un’operazione preparata da tempo, che porta IBM a focalizzarsi su hybrid cloud e AI, lasciando alla NewCo il compito di seguire la modernizzazione delle infrastrutture delle imprese. Il progetto si completerà alla fine del prossimo anno

Pubblicato il 09 Ott 2020

IBM_Cloud_logo

È un cambiamento importante quello annunciato da IBM che ha reso noto di aver deciso, con la fine del 2021 una riorganizzazione radicale che prevede lo spin-off delle attività legate ai managed services, che confluiranno in una NewCo quotata alla Borsa di New York, per focalizzarsi su quello che l’azienda ha definito come il business del proprio futuro: hybrid cloud e intelligenza artificiale.
Si tratta di una trasformazione annunciata, che avviene sotto la guida del nuovo CEO Arvind Krishna, ma che era già stata delineata durante la gestione della precedente CEO Ginni Rometty.

IBM si divide: il ruolo della NewCo

Per IBM si tratta in ogni caso di un cambiamento radicale, “il più significativo nei suoi 109 anni di storia”, lo ha definito Krishna, che porterà fuori, alla fine di questo 2021 i Managed Infrastructure Services fuori dal perimetro di IBM. Managed Infrastructure Services che rappresentano un potenziale di oltre 19 miliardi di dollari di giro d’affari sui 27,4 della divisione Global Technology Services. La NewCo avrà tra i propri asset un patrimonio di 90.000 dipendenti, 4.600 grandi clienti di classe enterprise e una presenza globale in 115 Paesi.

IBM si divide: il peso di IBM

IBM, a sua volta, resterà con un giro di affari di 59 miliardi di dollari e avrà dunque un peso specifico decisamente più significativo rispetto a NewCo
Non si tratta però di un abbandono: IBM e NewCo manterranno una forte partnership su progetti e clienti comuni, pur nella libertà di muoversi autonomamente sul mercato, una volta completata la transizione.

Due obiettivi: digital transformation e modernizzazione

Uno snellimento che per Krishna e per Rometty, che oggi in IBM riveste il ruolo di executive vice president, è sinonimo di maggiore agilità: IBM si focalizzerà sulla propria mission di supportare la trasformazione digitale dei propri clienti e su larga scala dei Paesi nei quali è presente, mentre la NewCo avrà nei propri obiettivi la modernizzazione delle infrastrutture delle imprese sue clienti.
Per IBM, questo cambio di passo rappresenta l’opportunità di muoversi con maggiore incisività sul fronte del cloud, e confrontarsi con gli altri big del settore, da AWS a Microsoft a Google.
Obiettivo è il cloud ibrido, e il Ceo Krishna lo ha ribadito, sottolineando come si tratti di un’opportunità che vale oltre 1 trilione di dollari.

L’acquisizione di Red Hat

Del resto, era stato lo stesso Krishna ancora sotto la guida di Ginni Rometty, a promuovere e portare a compimento l’acquisizione di Red Hat, oggi parte integrante della divisione Hybrid Cloud della società.
Una acquisizione da 34 miliardi di dollari e che oggi rappresenta uno dei pilastri sui quali poggia la nuova organizzazione. Del resto proprio la Divisione Cloud and Cognitive Software di Ibm ha registrato nel secondo trimestre di quest’anno ricavi per 5,75 miliardi di dollari, superando le stime degli analisti.

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