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Intelligent Enterprise: sempre più investimenti nell’IoT

“Oggi migliorare la visibilità operativa e facilitare l’adozione di un’intelligenza fruibile fino ai vertici dell’impresa è di primaria importanza. Credo che questo sia il motivo per cui le aziende dimostrano un maggior interesse nell’implementare i loro progetti IoT e che nei prossimi anni assisteremo ad un aumento degli investimenti” Drew Ehlers, Global Futurist di Zebra Technologies

Pubblicato il 19 Ott 2019

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Con oltre il 61% delle imprese sulla strada per diventare “intelligenti” e il 17% che rientra già in questa categoria, si assiste ad un evidente e sempre più crescente impegno da parte dei decision-maker di tutto il mondo nell’esecuzione effettiva dei piani basati sulla tecnologia dell’Internet of Things. L’area EMEA ha registrato quest’anno il maggiore incremento del fattore intelligenza rispetto a tutte le altre, con il 77% delle imprese che prevede una crescita degli investimenti nell’IoT e nella mobilità nei prossimi due anni. La sicurezza rimane una priorità assoluta, infatti, il 62% di queste imprese monitora costantemente la sicurezza dell’IoT per garantire l’integrità del sistema e la riservatezza dei dati.

Intelligent Enterprise Index

Questo è il quadro che emerge dalla terza edizione dell’annuale osservatorio “Intelligent Enterprise Index” pubblicato da Zebra Technologies Corporation, azienda che propone soluzioni su misura e partner innovativi che consentono alle imprese di ottenere un vantaggio in termini di prestazioni e soddisfazione della clientela. Con il coinvolgimento di 950 decision-maker del settore IT provenienti da nove paesi, tra cui Stati Uniti, Regno Unito, Francia, Germania, Messico, Brasile, Cina, India e Giappone, il sondaggio online è stato condotto dal 12 agosto al 18 settembre 2019 e ha preso in considerazione i comparti healthcare, manifatturiero, retail, trasporti e logistica.
Lo studio ha analizzato il livello di connessione tra il mondo fisico e digitale delle aziende per stimolare l’innovazione attraverso una guida in tempo reale, ambienti basati sui dati e flussi operativi mobili di tipo collaborativo.  Undici sono i criteri utilizzati per capire come le aziende si avviano a diventare imprese intelligenti:
  1. visione dell’IoT
  2. impegno aziendale
  3. partner fornitore delle soluzioni tecnologiche
  4. piano di adozione
  5. piano di gestione del cambiamento
  6. applicazione ‘point of use’
  7. sicurezza e regolamenti
  8. piano sul ciclo di vita
  9. architettura/infrastruttura
  10. piano dati
  11. Intelligent Analysis
“Quando tre anni fa abbiamo lanciato l’Intelligent Enterprise Index, molte imprese tentavano di capire dove e come le soluzioni IoT potessero essere applicate al meglio a livello aziendale per trarre valore dai dati operativi degli asset e assumere decisioni più adeguate e tempestive” ha dichiarato Drew Ehlers, Global Futurist di Zebra Technologies “Oggi migliorare la visibilità operativa e facilitare l’adozione di un’intelligenza fruibile fino ai vertici dell’impresa è di primaria importanza. Credo che questo sia il motivo per cui le aziende dimostrano un maggior interesse nell’implementare i loro progetti IoT e che nei prossimi anni assisteremo ad un aumento degli investimenti”.

Retail e PMI in rimonta tra le Intelligent Enterprise

Man mano che un numero crescente di aziende passa dalle fasi esplorative alle fasi di implementazione di soluzioni IoT, aumenta anche il punteggio cumulativo dell’Intelligent Enterprise Index. Nel 2019 si è registrato un punteggio massimo di 61,5 punti con un aumento di quasi 6 punti rispetto al 2018. Un punteggio dovuto in gran parte all’acquisizione dell’etichetta di azienda “intelligente” da parte delle imprese del comparto retail e di trasporti e logistica (T&L).
Spinte dal desiderio di migliorare l’esperienza del cliente, le aziende Retail hanno registrato il maggior slancio negli ultimi 12 mesi, passando dagli ultimi posti della classifica dell’indice verticale del 2018 alle posizioni di testa della lista del 2019, seconde solo al comparto dell’Healthcare.
Nel 2019, il 17% delle aziende con almeno 250 dipendenti ha superato la soglia dei 75 punti aggiudicandosi il titolo di “impresa intelligente”, contro l’11% del 2018. È interessante notare che nel caso delle piccole e medie imprese (PMI) intervistate (50-249 dipendenti) il 37% ha raggiunto o addirittura superato questa soglia, il che significa che le PMI con una vision IoT sono in molti casi più “intelligenti” delle grandi imprese.

Il quadro di spese e investimenti per diventare Intelligent Enterprise

Nel 2019 la spesa media globale delle imprese è stata di 6,4 milioni di dollari, con una crescita su base annua pari al 39%. L’86% delle imprese prevede che questo numero crescerà nei prossimi 1-2 anni, con oltre la metà degli intervistati che annuncia di voler aumentare gli investimenti del 21-50 percento. Il 77% delle imprese dell’area EMEA prevede una crescita degli investimenti nell’IoT e nella mobilità nei prossimi 1-2 anni.
Il 46% dei partecipanti utilizza le soluzioni IoT a livello aziendale ampio, un aumento rispetto al 38% del 2018. Un altro 32% prevede di passare presto con implementazione però graduale in specifiche area geografiche. Il 45% degli intervistati dell’area EMEA sta già utilizzando l’IoT a livello aziendale, con una crescita di 6 punti percentuali su base annua. Se si includono le aziende che prevedono di passare presto a una diffusione a livello aziendale, la percentuale sale al 66%.

La sicurezza al primo posto nelle priorità dell’Intelligent Enterprise

Il 62% delle imprese monitora costantemente la sicurezza dell’IoT per garantire l’integrità del sistema e la riservatezza dei dati. Si tratta di un aumento di 4 punti percentuali su base annua e di 13 punti percentuali rispetto al 2017 in cui solo il 49% delle aziende disponeva di un protocollo di monitoraggio costante della sicurezza mentre il 47% eseguiva un controllo periodico dei propri sistemi.
Quasi la metà (49%) dei partecipanti allo studio dichiara di affidarsi a un unico partner strategico per gestire l’intera soluzione “intelligente”, compresi i componenti e i servizi forniti da terzi. Il 43% degli intervistati dell’area EMEA sostiene di aver incaricato un unico partner strategico della gestione delle proprie soluzioni IoT, il che corrisponde ad un aumento di 10 punti percentuali su base annua.
Immagine fornita da Shutterstock

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