Analisi

Leaders&Tech, gli innovatori tech fanno community e best practice

Nel corso dei mesi, la community di innovatori e visionari sviluppata da IBM, in collaborazione con Digital360 e P4I si è confrontata su alcuni dei temi più caldi e urgenti dell’innovazione digitale, portando contributi di pensiero e di azione. Ecco una carrellata sulle riflessioni e sui casi più interessanti analizzati nel corso dei diversi incontri

Aggiornato il 18 Mag 2023

ibm leaders tech

Leaders&Tech è la community di innovatori e visionari sviluppata da IBM, in collaborazione con Digital360 e P4I.
Ad aderirne, vi sono persone provenienti dai più differenti settori, in sintonia nel voler imprimere alla parola innovazione un significato concreto e sostenibile.
Al centro di questa iniziativa c’è la condivisione di valori e buone pratiche.
Si parte da una comune visione del futuro delle tecnologie, con l’intento di costruirlo giorno dopo giorno, ciascuno nella propria realtà, ma facendo squadra con gli altri innovatori per condividere sfide, obiettivi e ostacoli da superare.
Man mano che la community cresce e irrobustisce, emerge sempre più chiaramente la trasversalità della mission innovatrice.
È la conferma dell’importanza di incontrare persone di settori anche diversi dal proprio, con cui confrontarsi apertamente, in chiave di contamination positiva e, soprattutto, proattiva.

Di seguito una carrellata dei temi e dei progetti sui quali la community si è confrontata nel corso dei mesi

Agile Enterprise

Sfide e opportunità dell’Agile Enterprise secondo gli innovatori di Leaders&Tech

Si può contare sull’agilità per un ritorno alla crescita sostenibile. Su questo, sono tutti d’accordo nella community di C-Level innovatori Leaders&Tech. Quando però si tratta di tracciare il percorso per introdurre il paradigma Agile nella propria azienda, emergono infinite diversità. Essendo vissute e affrontate nel day by day, sono quel tipo di diversità che arricchisce durante un confronto nato attorno a uno scopo comune: diventare Agile.
I termini della trasformazione possono dipendere da contesto, dimensioni e settori, molto pesano però le competenze e il mindset. Questo è un tratto comune all’interno della variegata community che suggerisce la necessità di un forte impegno sul change management e sulla talent attraction, per il futuro. È infatti la componente umana, quella più imprevedibile e incomprimibile, che chiunque deve affrontare se vuole diventare Agile.

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Generali: verso una Agile Enterprise che porta innovazione ai clienti

Nel piano strategico “Lifetime Partner 24: Driving Growth” del gruppo Generali, il percorso verso una Agile Organization parte dagli investimenti in tecnologia e digitalizzazione. Obiettivo: innovare sia all’interno che all’esterno, partendo dal quotidiano e dal proprio organigramma, affinché non ne rimanga nemmeno una voce esclusa.
L’approccio scelto dal gruppo è stato, fin dal principio, cliente-centrico: ciò ha significato trasformare il proprio modo di lavorare, pensando al valore aggiunto che gli si può garantire.  Ne è nata una potente evoluzione da due punti di vista. Da un lato, è stata migliorata la digital employee experience, grazie ai nuovi strumenti per digitalizzare forniti ai dipendenti. Dall’altra sono state introdotte nuove metodologie agile nella loro vita lavorativa. Agendo silenziosamente su entrambi i fronti si è ottenuto un impatto fragoroso sul business e sull’azienda e la conferma che un mindset più Agile non possa che migliorare ogni progetto.

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Con tanti piccoli passi coraggiosi: diventare Agile si può. L’esperienza di Credem

Diventare Agile, si può, anche se si appartiene ad un settore complesso e fortemente regolato come quello bancario. Anche se, alle spalle, si ha una lunga tradizione, strettamente legata al territorio. Lo dimostra la storia di innovazione che il gruppo Credem sta scrivendo, man mano che porta avanti un’evoluzione irreversibile e avvertita come sempre più necessaria. A raccontarla in questo podcast è il CIO Mauro Torelli, spiegando la strategia messa in atto per riuscire a coniugare rapidità ed efficacia nel day by day. Credem ha scelto un approccio non prepotente ma composto da alcuni progetti pilota, utili a mostrare a tutti il valore dell’Agile, senza forzarne l’adozione. Una mossa delicata e vincente con cui iniziare un cambiamento complessivo, profondo e definitivo.

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Predictive Enterprise

Dati al centro, non solo interni, non solo di business

Dati interni e dati esterni: entrambi possono essere valorizzati, diventando una predictive enterprise. Il percorso non è facile, ma regala soddisfazioni anche prima del raggiungimento della meta, perché insegna a trarre il maggior valore possibile dal maggior numero di dati possibile.

In questo podcast, Jacopo Costa, Data Officer & Innovation specialist di Euromobiliare Advisory SIM, racconta il processo di innovazione innescato nella propria azienda, in tale chiave. Se i dati interni vanno scelti con cura, i dati esterni hanno le loro complessità integrative. Sono entrambi fonte di sfide, ma anche di informazioni preziose per chi vuole assicurarsi un futuro predictive fin da ora.

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Dalla computer vision al Machine Learning, dall’IoT al Quantum: la raccolta rifiuti del Gruppo Hera ha bisogno di dati

A qualcuno potrà sembrare strano il poter ascoltare un esempio di innovazione tecnologica partito dai cassonetti. Spesso, infatti, si parla di rifiuti pensando a secchielli in plastica, sacchetti colorati e turni settimanali per la raccolta differenziata, senza alzare gli occhi al livello superiore della loro gestione. Quello in cui il gruppo Hera ha impresso una potente spinta al cambiamento, fin dal 2012. A raccontarlo è Milena Zappoli, responsabile dell’Innovazione dei Servizi Ambientali del Gruppo Hera, riepilogando le tappe di un percorso che sta continuando, costante e coraggioso. Novità dopo novità, introdotta dal gruppo, si nota un crescendo della capacità di saper valorizzare i dati, mettendoli al centro di processi di efficientamento impattanti sul quotidiano e sull’ambiente. Un trend che prosegue tuttora, potenziato dalla continua introduzione di nuove tecnologie e nuovi partner di innovazione.

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Crediti “insofferenti”? L’intelligenza predittiva li rimette in movimento

Di fronte a crediti deteriorati o semi deteriorati, e alle situazioni economiche e personali che spesso li accompagnano, si pensa ad un approccio umano, anziché digitale. A sorpresa, invece, sono proprio le nuove tecnologie ad avere il potere di cambiare le cose, con determinazione e un buon grado di soddisfazione, a posteriori. Lo dimostra il percorso intrapreso dal Gruppo Prelios, che ha adottato l’intelligenza artificiale per migliorare anche la gestione dei crediti conto terzi e quella di patrimoni immobiliari, rendendole data driven.

Una scelta coraggiosa e non immediata da rendere operativa su grande scala, ma che permette di ottenere informazioni preziose su cui basare una strategia vincente. L’esperienza, raccontata da Mauro Cavagna, Chief Technology and Process Officer del Gruppo Prelios, rivela risvolti e successi umani, oltre che dì business. Potrebbe rivelarsi la strada da percorrere per aiutare il Paese le imprese e i singoli, a tornare in campo anche dopo i fallimenti più scoraggianti. La leva di riscatto è nascosta tra i dati.

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Leaders&Tech – Percorsi di innovazione

L’ultimo appuntamento del 2023 per Leaders&Tech, la community di innovatori creata ormai due anni fa da IBM, è stata l’occasione per fare una riflessione sui percorsi fatti, sulle sfide affrontate, ma anche su come ci si sta preparando per un futuro nel quale intelligenza artificiale e sostenibilità già si delineano come linee guida imprescindibili.

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Data Driven Enterprise

Innovazione e nanismo: sprigionare il valore dei dati con tecnologia e collaborazioni”

A chi desidera portare innovazione davvero, in modo capillare e democratico, il racconto di Eugenio Fortunio, ai tempi nei panni di COO della Cassa di Risparmio di Volterra, può tornare utile. La sua testimonianza racconta di quella parte di Paese composta da realtà locali, di medie dimensioni e non prettamente aperte al cambiamento. Non a priori, almeno.

L’unica salvezza, in questi contesti, secondo Fortunio è rappresentata dalla contaminazione generazionale. I nuovi talenti, quindi, possono rappresentare una leva per una trasformazione digitale realmente basata sui dati. Un’altra mossa strategica è il fare: spesso anche i più resistenti, messi di fronte ai risultati di un approccio più legato ai dati, osano cambiare idea. 

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Dati esterni, l’update del modello data driven di Viceversa 

Per potersi dire colei che ha portato in Italia il Revenue – based Financing, Viceversa non può che rivelarsi data-based dalla nascita, by design. Con questo modello di finanziamento introdotto dalla startup fondata da Matteo Masserdotti, infatti, le aziende ricevono capitali da investire in azioni di marketing e promozionali, poi tracciate per controllarne l’efficacia e l’avvenuto “buon uso” dei soldi ricevuti. Un approccio, quindi, in cui i dati svolgono un ruolo fondamentale, sono l’ago della bilancia del successo.

Come spiega il founder di Viceversa, altrettanto importanti sono la qualità e l’omogeneità dei dataset, per affinare questo nuovo modo alternativo di incoraggiare imprese promettenti, selezionando le più virtuose. È infatti proprio su questi due aspetti che il suo team sta lavorando, per continuare a rendere sempre più efficace l’uso dei dati. Non basta, infatti, essere data-based native, serve ottimizzare continuamente, evolvendo con il contesto in cui ci troviamo a vivere

Guarda la video intervista con Viceversa a questo indirizzo 

Sostenibilità

Innovazione, responsabilità, talento: sfide professionali e personali al centro di Leaders&Tech

La digital transformation? Da sola non basta, servono innovazione a 360 gradi, lungimiranza e consapevolezza, gioco di squadra e tenacia. Il percorso di Leaders&Tech prosegue intrecciando queste sfide in modo concreto e attingendo insights preziosi dal mondo delle imprese, come anche della scienza e dello sport. Dopo le tappe del 2022, dedicate a temi come “Predictive Enterprise” e “Agile Enterprise & new skill”, e al più recente “Impact & Sustainability”, nel 2023 il nuovo ciclo si è aperto con tre ospiti capaci di portare stimoli e spunti “out of the box”.  

Il CEO di Sky Italia, Andrea Duilio, ha condiviso la propria esperienza alla guida di una realtà che si è trovata ad affrontare un cambio di scenario globale e settoriale importante. Ha scelto di farlo mettendosi in gioco con audacia e, allo stesso tempo con determinazione e coerenza. Con la Fisica climatologa Serena Giacomin si sono affrontati gli scottanti allarmi legati all’ambiente. Un’occasione per ricordare il forte ruolo che l’innovazione può giocare nella ricerca della sostenibilità ma anche per riflettere sui tempi e i modi in cui introdurla, indirizzandola al meglio.  

A concludere l’incontro di apertura di Leaders&Tech, condotto da Nico Losito, Vice President IBM Technology Italia, con Pietro Lanza, IBM Technology banking and insurance director per l’Italia, è stato Alberto Cova. L’intervento del campione olimpico ha ruotato attorno al binomio talento e passione, ma si è rivelato anche un chiaro e ispirante inno al gioco di squadra. Quello che lo ha portato al successo in pista, ma anche lo stesso che oggi ogni azienda è chiamata a promuovere e valorizzare per centrare i propri obiettivi e tracciare un percorso verso il successo aderente ai propri valori e ai propri obiettivi.

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Digitale e sostenibile: la trasformazione vincente, doverosa e possibile

L’innovazione digitale sostenibile è stata messa al centro del terzo appuntamento della community di innovatori Leaders&Tech, la community di innovatori e visionari sviluppata in collaborazione con Digital360 e P4I. Una scelta di priorità, dettata dal contesto globale, ma soprattutto la ferma volontà di imprimere una direzione alla inevitabile digital
transformation che ogni azienda si trova a compiere. Quella degli ESG, del rispetto dell’ambiente e della società.
Ascoltando punti di vista di player con ruoli molto differenti, presenti al dibattito, si è appurato che si tratta di una sorta di appello corale. Il digitale si conferma essenziale per affrontare le sfide di sostenibilità che ci attendono. La sfida è quella di utilizzarlo in modo saggio e funzionale, per trasformare il binomio digitalizzazione-sostenibilità in un trinomio, aggiungendo la competitività.
Si ottiene così un piano perfetto per un futuro che oggi è ancora possibile plasmare. Le prossime pagine del futuro, vanno però scritte assieme. I player con comunanza di intenti, unendo le forze, possono farlo. L’incontro lascia sperare
che lo faranno.
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ESG Transition, il pilota di Credem verso la sostenibilità

Euromobiliare Advisory SIM, con il progetto ESG Transition, si è rivelata la pioniera della svolta green tuttora in corso in Credem. L’idea di questo gruppo bancario è quella di compiere una transizione completa e responsabile, che coinvolga ogni persona e funzione.
Proprio per questo si è partiti, con una mossa strategica studiata, dall’area più innovatrice ma anche più sfidante: quella degli investimenti.
Seguendo il piano, è stato possibile integrarvi gli obiettivi ESG, raggiungendo il consolidamento della corporate social responsibility e adottando un nuovo modello di comunicazione e formazione di dipendenti. Un esempio è il decalogo della sostenibilità, realizzato per sensibilizzare la workforce soprattutto su un uso responsabile e intelligente del digitale, suggerendo accorgimenti quotidiani, utili anche fuori dal contesto lavorativo.

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Leaders&Tech: la community degli innovatori di IBM si confronta con tre grandi sfide

Lo spirito di Leaders&Tech, la community degli innovatori nata per iniziativa di IBM con la collaborazione di Digital360, si rinnova nel 2023 con lo sguardo e con l’impegno rivolto verso nuovi temi e nuove prospettive.

Per i professionisti che hanno condiviso gli incontri e il lavoro del 2022 e per coloro che hanno scelto di salire a bordo in questa nuova fase, l’innovazione è qualcosa di più dell’impegno, fondamentale, per mettere a disposizione delle proprie imprese un vantaggio competitivo. L’innovazione rappresenta anche una forma di collaborazione, di condivisione, di creazione di nuovi percorsi di sviluppo economico e sociale, un modo per contribuire alla crescita dei rispettivi mercati e per rispondere alle sfide ambientali e sociali e dare vita a nuove forme di valore.

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ESG e digitale: la sfida della circolarità

Modelli e filiere circolari al centro del primo incontro del 2023 dedicato alla community Leaders&Tech. Un tema nel tema, un aspetto sfidante relativo alla sostenibilità con cui ogni settore è chiamato a confrontarsi e a trovare soluzioni adeguate. Durante l’incontro, tra testimonianze e brainstorming di gruppo, è il digitale ad essere protagonista. Un digitale che supporta il percorso verso gli ESG, permettendo di misurarne i progressi e di raccontarne i successi con concretezza.
L’obiettivo è quello di imparare a sfruttarne tutte le potenzialità, utilizzandolo come leva per far confluire le tre declinazioni della sostenibilità: ambientale, sociale ed economica.
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Quando la trasformazione digitale trasforma davvero

Non serve adottare nuove tecnologie per il gusto di farlo e di raccontarlo. Oggi, soprattutto oggi, è necessario farlo guardando a un obiettivo concreto e adeguato al contesto in cui ci si trova a operare. Quello della sostenibilità. Lo sottolinea Stefania Asti, Sustainability Software Sales Leader di IBM Technology, ricordando l’importanza dei dati e di un loro uso intelligente, anche per misurare i risultati di una digital transformation guidata dagli ESG. È questo, infatti, il tema del primo incontro del 2023 dedicato alla community Leaders&Tech.

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Bello e sostenibile. OVS produce tripla sostenibilità

Dalla cura dei materiali alla tracciabilità dei processi di trasformazione, fino al controllo dell’impatto sociale della produzione. Un’azienda profit come OVS, con estrema trasparenza, sa di dover far convivere la sostenibilità ambientale e sociale con quella economica. Lo sta facendo, con l’aiuto del digitale, guidata da un’ampia strategia che cura ogni minimo aspetto delle sue iniziative. Ad illustrarla è Simone Colombo, Head of Sustainability di OVS, ospite del primo appuntamento della community Leaders&Tech dedicato alla circolarità delle filiere. 

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Articolo originariamente pubblicato il 28 Feb 2023

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