Manifattura Italiana 4.0

Impresa Smart 4.0: i risultati preliminari della ricerca del RISE

L’edizione di quest’anno, caratterizzata da un nuovo questionario semplificato, si propone di proseguire la valutazione dello stato dell’arte delle imprese Italiane, in termini di conoscenza e, soprattutto, effettiva adozione delle tecnologie digitali a supporto dei processi di business. Particolare attenzione alle implicazioni, già in essere e in divenire, della pandemia Covid-19 sul tessuto manifatturiero italiano

Pubblicato il 05 Feb 2021

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Più di ¾ delle aziende manifatturiere considerano il paradigma “Impresa 4.0” una leva molto importante per recuperare competitività e rivitalizzare il settore a livello di Sistema paese. Questa propensione positiva si riflette anche sul numero di tecnologie digitali impiegate dalle aziende ai primi livelli di questo percorso: in media sono circa 3 differenti tecnologie, +30% rispetto alla rilevazione del 2019. In testa alla graduatoria quelle impiegate per l’acquisizione, la trasmissione e l’elaborazione dei dati, ovvero Big data Analytics e Industrial Internet of Things. Al primo posto tra i fattori abilitanti l’80% del campione individua la disponibilità di personale motivato e preparato a questa trasformazione, in grado di comprendere i benefici del paradigma 4.0 e di saperlo governare e coordinare, trasversalmente a tutte le funzioni e a tutti i livelli.

Sono queste le prime evidenze emerse in occasione della prima “pre-presentazione” a porte chiuse dei risultati preliminari della quarta edizione della ricerca “IMPRESA SMART 4.0. La trasformazione digitale del manifatturiero nell’era del COVID“, condotta dal Laboratorio RISE. La raccolta dati si chiuderà a fine febbraio e il report completo sarà divulgato in primavera, intanto il team dell’Università degli Studi di Brescia ha condiviso con imprenditori e manager alcuni primi risultati circa lo stato di diffusione e l’utilizzo delle tecnologie digitali abilitanti il paradigma 4.0 e gli impatti della pandemia da Covid-19 sugli investimenti in questa direzione. Per ora ammontano a 130 le compilazioni valide ricevute, con buona stratificazione dimensionale (57% grandi, 28% medie, 12% piccole e 3% micro) e una significativa polarizzazione in termini di localizzazione geografica (oltre l’80% dei rispondenti è situato al Nord Italia).

E ricorda, fino al 28 febbraio sarà possibile partecipare alla raccolta dati.

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Immagine fornita da Shutterstock.

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