SERVICE Transformation

Dal prodotto al servizio: Cefriel svela i segreti della digital servitization nel nuovo white paper



Indirizzo copiato

Il white paper “Servitization: come arricchire l’offerta di prodotti con servizi digitali”, a cura di Stefano Iaconelli e Nadia Scandelli di Cefriel, esplora il concetto di servitizzazione nel manifatturiero, analizzando come soluzioni integrate che combinano prodotti e servizi in pacchetti completi possano apportare, anche grazie alle tecnologie digitali, benefici concreti sia all’azienda che al cliente

Pubblicato il 23 lug 2024



Integration,Concept.,Industrial,And,Smart,Technology,Concept.,Business,And,Automation

È stato rilasciato da Cefriel, centro di innovazione digitale nato sotto l’egida del Politecnico di Milano, il nuovo white paper dal titolo “Servitization: come arricchire l’offerta di prodotti con servizi digitali”. Il documento, redatto da Stefano Iaconelli e Nadia Scandelli di Cefriel, delinea il concetto di servitization e ne esplora i benefici, le criticità, la relazione con le tecnologie digitali e gli esempi positivi derivanti dall’applicazione della servitizzazione nel settore manifatturiero.

In Italia il 57% dei Machine Builder ha implementato una offerta basata su servizi

In un’era caratterizzata da rapidi cambiamenti nelle aspettative e nelle necessità dei consumatori, le imprese sono chiamate a innovarsi continuamente per mantenere una posizione competitiva sul mercato. Le ricerche attuali sottolineano l’importanza crescente dei processi di servitization nel manifatturiero, nonostante le notevoli differenze tra Paesi causate da fattori come diversità culturali, resistenza al cambiamento, disponibilità di competenze tecniche e accesso a tecnologie abilitanti. In Italia, dati aggiornati mostrano che sebbene i modelli di business tradizionali legati alla vendita di prodotti siano ancora prevalenti, oltre la metà dei produttori di macchinari (57%) ha adottato strategie orientate allo sviluppo di offerte basate su servizi.

Dalla vendita di prodotti all’offerta di soluzioni integrate con servizi a valore

“La Servitization – spiega Stefano Iaconelli, Senior Software Architect e Project Manager di Cefriel e autore del white paperè un processo strategico di innovazione in cui le aziende integrano i loro prodotti con servizi a valore aggiunto. Anziché concentrarsi esclusivamente sulla vendita di prodotti fisici in un’ottica orientata al fatturato prodotto sui volumi venduti, le aziende si stanno adoperando per offrire soluzioni integrate che combinano prodotti e servizi in pacchetti completi, fornendo al cliente una soluzione end to end”.

Servitization nel manifatturiero tra customer experience e sostenibilità

La servitization, che orienta le aziende manifatturiere verso la proposizione non più solo di prodotti fisici ma di soluzioni integrate che includono servizi, mira a generare un valore aggiunto per i clienti migliorando l’esperienza d’uso dei prodotti e massimizzandone il corrispondente ciclo di vita. È importante non confondere questo modello con la semplice commercializzazione ed erogazione di servizi di assistenza e manutenzione venduti contestualmente ai prodotti, piuttosto si tratta dell’evoluzione verso una offerta che si basa sulla collaborazione stretta con i clienti per rispondere in modo preciso alle loro esigenze.

I benefici sono numerosi sia per l’azienda che per il cliente: dall’offerta di una vasta gamma di servizi a corredo del prodotto – come manutenzione preventiva, monitoraggio remoto, formazione ed assistenza consulenziale – fino a un migliore flusso di cassa aziendale grazie agli introiti derivanti dalla fornitura di servizi continui per l’intero ciclo di vita dei dispositivi forniti. Non trascurabile è anche la migliorata sostenibilità ambientale, considerando che per le aziende diventa vantaggioso prolungare la vita dei prodotti, riducendo al minimo gli scarti e la rottamazione precoce dei dispositivi forniti.

Come abilitare la servitization: formazione 4.0, tecnologie digitali e compliance normativa

Secondo quanto riportato nel white paper, il cambiamento di prospettiva per passare da un modello di business tradizionale a uno basato su servizi richiede una trasformazione importante nelle strategie, nei processi e nelle competenze aziendali. Nello specifico, alle aziende è richiesto di sviluppare una mentalità orientata al servizio, avviare programmi di formazione di upskilling e reskilling e analizzare nuovi modelli di business.

Grazie all’adozione di tecnologie digitali, è possibile ottenere preziosi insight sulle performance di funzionamento dei dispositivi, abilitando sia il monitoraggio della qualità del servizio che la manutenzione predittiva attraverso la formalizzazione di KPI (Key Performance Indicator) oggettivi e specifici.

Un’attenzione particolare merita anche l’adeguamento alla compliance normativa per la gestione degli asset e dei dati generati in campo, con la definizione di piattaforme cloud progettate secondo policy di accesso opportune, come richiesto dalla recente introduzione del Data Act a livello europeo.

L’importanza delle tecnologie digitali e del supporto di esperti

“La fornitura di servizi legati a prodotti – osserva Nadia Scandelli, Responsabile dell’Unità Smart Industry Solutions di Cefriel e co-autrice del paper è un problema complesso, poiché viene richiesto di identificare le necessità dei clienti in maniera rapida e accurata, ridefinendo il ciclo di vita del prodotto, coordinandosi con un’ampia rete di fornitori a livello globale ed erogando servizi personalizzati ai clienti al momento giusto con bassi costi e alta qualità. Al fine di proporre un’offerta di qualità, spesso è necessario coinvolgere nelle proprie soluzioni molteplici tecnologie digitali o selezionare quella più appropriata sulla quale investire, ed è per questo che si rileva spesso nelle imprese il bisogno di essere affiancati da esperti in questo processo di transizione”.

Articoli correlati

Articolo 1 di 5