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AI nelle PMI: una risorsa cruciale, ma servono supporto tecnico e formazione 



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Investire nell’Intelligenza artificiale è ormai fondamentale per le imprese che vogliono restare competitive. MADE 4.0, Competence Center per l’Industria 4.0, offre un percorso ad hoc per accompagnare la transizione verso una fabbrica intelligente e connessa

Pubblicato il 25 set 2024



AI nelle PMI

“L’Intelligenza Artificiale non è una tecnologia nuova; risale agli anni ’50. È solo ora, con l’aumento della capacità computazionale delle macchine, che è diventata realmente utile per le imprese”. Così Davide Polotto, Responsabile Relazioni con le Imprese di MADE4.0, fotografa un tema cruciale per l’innovazione nelle PMI italiane. 

È il tempo, dunque, della generazione di valore: l’AI, sempre più al centro di discussioni e dibattiti, rappresenta la frontiera tecnologica che può trasformare profondamente il modo in cui le PMI operano. Eppure, la strada da fare è ancora lunga. Secondo i dati 2024 dell’Osservatorio Artificial Intelligence del Politecnico di Milano, il mercato dell’AI in Italia ha registrato un incremento del 52% nel 2023, raggiungendo un valore di 760 milioni di euro. Tuttavia, solo il 18% delle PMI ha avviato un progetto di AI, mentre il 61% delle grandi imprese è già più avanti su questo fronte. 

Le sfide e le opportunità dell’AI per le PMI 

Ma davvero investire in AI, con gli sforzi che comporta, è tanto conveniente? “L’AI offre alle PMI possibilità importanti, come la manutenzione predittiva, la pianificazione della domanda e l’identificazione dei difetti tramite machine learning”, ricorda Polotto. Queste applicazioni permettono alle imprese di migliorare l’efficienza operativa, ridurre i costi e aumentare la qualità dei prodotti.

A confermare il quadro è anche un’analisi di McKinsey: secondo il report “The State of AI in 2023”, le aziende che utilizzano l’AI generativa hanno riportato un aumento dei ricavi del 20-30% grazie all’innovazione e all’efficienza operativa.

Il ROI medio per le aziende che adottano l’AI generativa è stato stimato inoltre tra il 10% e il 15% entro i primi due anni dall’implementazione.

MADE4.0: un partner per l’innovazione 

Attivarsi ha dunque un senso profondo. Ed è determinante avvalersi di un supporto dedicato che aiuti a

superare le barriere ancora rappresentate dalla mancanza di informazioni (per il 48,6% delle PMI) e dalla mancanza di competenze tecniche (47,7%) – come conferma anche uno studio della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro e Confapi, nel quale si mettono in luce i principali ostacoli allo sviluppo di iniziative di AI.  

In questo ambito MADE4.0, Competence Center per l’Industria 4.0 istituito dal MISE (Ministero Italiano dello Sviluppo Economico) con l’obiettivo di supportare le imprese italiane nella transizione verso una fabbrica intelligente e connessa, mette sul piatto un ampio panorama di conoscenze, metodi e strumenti. “L’obiettivo – chiarisce Polotto – è quello di guidare le imprese attraverso un percorso di implementazione dell’AI, articolato in quattro fasi principali: valutazione iniziale, identificazione e mappatura dei processi, identificazione degli use case e implementazione”. 

Assessment iniziale 

La prima fase del percorso prevede una profonda analisi dei processi aziendali e del grado di maturità digitale dell’impresa. “Valutiamo lo stato dell’arte interno in termini di tecnologie e competenze disponibili, nonché la qualità e la quantità dei dataset a disposizione, fondamentali per l’AI,” dice Polotto.

Identificazione e mappatura dei processi 

La seconda fase consiste nell’identificazione e mappatura dei processi aziendali, valutando la loro importanza per la competitività. Questo passaggio include un confronto con altre aziende di pari dimensioni e settore per identificare le aree su cui concentrare gli sforzi di miglioramento.

Identificazione degli use case 

Nella terza fase, viene determinata una short list di possibili casi d’uso dell’AI, indicando le modalità di realizzazione consigliate (make or buy) e tracciando la strada per realizzare un progetto circoscritto nello specifico use case. “Questa fase è cruciale per focalizzare gli sforzi su progetti ad alto impatto e fattibilità,” sottolinea Polotto.

Implementazione 

L’ultima fase è l’implementazione, durante la quale MADE4.0 supporta l’azienda nell’adozione degli use case selezionati. “Condividiamo le evidenze emerse dal progetto con gli stakeholder aziendali e offriamo supporto continuo, con la possibilità di procedere autonomamente o con l’aiuto di risorse esterne,” conclude Polotto.

Use case dell’AI nelle PMI 

Tra i vari use case specifici per il settore manifatturiero, Polotto menziona la manutenzione predittiva, che permette di prevedere i guasti delle macchine e intervenire preventivamente, migliorando l’efficienza operativa. La pianificazione della domanda è un altro use case cruciale, poiché consente di ottimizzare la produzione e il procurement grazie a previsioni più accurate. L’identificazione dei difetti tramite machine vision è invece fondamentale per migliorare il controllo qualità, mentre la digitalizzazione documentale permette di creare repository di conoscenza aziendale interrogabili con linguaggio naturale.

Formazione e agevolazioni per le PMI 

MADE4.0 supporta le PMI anche attraverso un palinsesto di corsi di formazione. Il corso “Introduzione all’AI” sviluppa competenze nell’ambito dell’intelligenza artificiale e dell’apprendimento automatico, includendo esempi pratici e riflessioni etiche. “AI per il Business” fornisce una panoramica sulle tecnologie Generative AI e i loro impatti sulle persone e le organizzazioni, con case study e sessioni personalizzate. Infine, “AI per il Manufacturing” approfondisce le tecniche di AI utilizzate nel settore manifatturiero, con focus su manutenzione predittiva e machine vision.

Un ulteriore supporto per le PMI viene da M.I.A. Lombardia, un consorzio di 12 entità, tra cui MADE 4.0, che offre servizi di consulenza tecnologica a prezzi agevolati. Le PMI possono accedere a sconti in fattura che rendono quasi gratuiti i servizi di consulenza per l’adozione dell’AI. Le piccole imprese, ad esempio, possono ottenere un contributo del 100% per i corsi di formazione e dell’85% per l’attivazione di una strategia AI, riducendo significativamente l’esposizione finanziaria.

Lo scenario, insomma, è chiaro: “Le PMI italiane hanno un potenziale enorme per trarre vantaggio dall’AI,” conclude Davide Polotto. Appare fondamentale per le imprese individuare un partner strategico per sostenere il percorso di innovazione, con supporto su use case specifici, corsi di formazione e agevolazioni economiche: la proposition di MADE4.0, in questo senso, si estende a 360 gradi su ogni possibile esigenza. La sfida da cogliere resta quindi una sola: scendere in campo ed entrare in partita.

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